Il senato ha approvato le modifiche al Codice della strada per bloccare chi usa targhe straniere allo scopo di evitare di pagare tasse, sanzioni e assicurazioni. Sono in arrivo multe pesanti e addirittura la confisca del veicolo
Per coloro che risiedono in Italia, ma immatricolano l’auto all’estero per non pagare il bollo italiano e l’assicurazione italiana. Tra le novità più importanti di questa legge – per le targhe estere, multe pesanti, sequestro e possibile confisca dell’auto sono.
Targhe straniere: cosa dice la nuova legge
Attualmente chi risiede in Italia può circolare fino a 12 mesi su un’auto con targa straniera (articolo 132 Codice della strada), poi il veicolo deve essere immatricolato in Italia oppure lasciare il territorio. Ma la multa da 84 a 335 euro, sempre ammesso che si venga fermati e identificati in modo certo, è infinitamente inferiore a ciò che si spenderebbe di superbollo e bollo se si fosse in regola, senza contare l’assicurazione.
La nuova legge va a modificare il Codice della strada all’articolo 93. Esso specifica che se il veicolo è in leasing, a noleggio o concesso in comodato ad un residente in Italia da parte di un’impresa europea che non abbia una sede secondaria effettiva in Italia, la circolazione è ammessa se a bordo c’è un documento sottoscritto da quell’impresa che attesti data del contratto e durata e della disponibilità del veicolo. Se quel documento manca, la responsabilità va al conducente; il quale deve pagare una multa da 250 a 1.000 euro. Ha poi 30 giorni di tempo per presentare il documento.
Se non lo fa, scatta il fermo amministrativo del veicolo. Se il conducente non presenta il documento entro i successivi 60 giorni, il veicolo gli viene riconsegnato ma dovrà pagare un’ulteriore multa, ma da 705 a 3.526 euro (articoli 214 e 94 comma 3). Quando si viene fermati e viene accertata l’irregolarità, il comma 1-quater obbliga l’intestatario del veicolo con targa straniera a consegnare targhe e carta di circolazione e a richiedere il rilascio di un foglio di via con relativa targa per condurre il veicolo fuori confine. Oppure deve procedere all’immatricolazione in Italia. In ogni caso, deve pagare le relative multe.
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